Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha reso noto il rigetto del ricorso presentato da Orgoglio Amaranto, il comitato dei tifosi dell’Arezzo. La sentenza, comunicata questa mattina, conferma il decreto prefettizio che vieta la trasferta dei tifosi amaranto in occasione della partita di campionato prevista per sabato 6 dicembre a Livorno. La decisione rappresenta una dura battuta d’arresto per i sostenitori dell’Arezzo, che speravano in un cambiamento della situazione.
Motivazioni del rigetto
Il ricorso di Orgoglio Amaranto, pur presentando argomentazioni considerate valide, non ha convinto il Tar. Il comitato ha evidenziato la sproporzione tra le restrizioni imposte e i fatti accaduti in precedenti trasferte a Livorno, caratterizzate da un’assenza di problemi significativi. Tuttavia, il tribunale ha deciso di mantenere il divieto di trasferta, citando anche la concomitanza di un evento non calcistico, il giuramento dell’Accademia Navale a Livorno. Tale decisione ha suscitato delusione tra i tifosi.
Le reazioni del comitato e le prospettive future
Orgoglio Amaranto ha espresso il proprio dispiacere per l’esito del ricorso, riconoscendo di aver fatto il possibile per contestare il provvedimento. Il comitato ha sottolineato l’importanza di una mobilitazione congiunta tra società e istituzioni, inclusa la Lega di Serie C, per affrontare il problema dei divieti di trasferta. Orgoglio Amaranto ribadisce la propria convinzione che un calcio senza tifosi non possa avere futuro.
Una passione che non si spegne
Nonostante la decisione del Tar, i tifosi dell’Arezzo non sembrano aver perso la loro passione. Il comitato Orgoglio Amaranto continua a essere attivo e determinato a difendere i diritti dei sostenitori. Resta da vedere quali saranno le prossime azioni del comitato e se ci saranno ulteriori sviluppi, ma per ora i tifosi dell’Arezzo non potranno assistere alla partita contro il Livorno.